Lussazione acromion-claveare
COS’È LA LUSSAZIONE ACROMION-CLAVEARE?
L’articolazione acromion-claveare è un’articolazione formata dal dall’estremità acromiale della clavicola e dal processo acromiale della scapola. È un’articolazione sinoviale delimitata da una capsula e separata da un disco fibrocartilagineo. È stabilizzata dai legamenti acromion-claveari superiore ed inferiore e dal legamento coraco-claveare formato dal legamento trapezoide e dal conoide. Le patologie cui può andare incontro sono sostanzialmente due: la lussazione acromion-claveare e l’artrosi acromion-claveare.
Per lussazione acromion-claveare intendiamo l’allontanamento dell’acromion dalla clavicola in conseguenza di una caduta con trauma diretto sulla spalla. Un trauma di piccola entità può determinare un semplice stiramento dei legamenti di supporto dell’articolazione (Grado I), traumi più gravi possono provocare la lesione parziale (Grado II) o totale (Grado III) in cui si nota un netto distacco tra acromion e clavicola, mentre al grado IV e al V questa perdita di contatto è ancora più ampia con anche uno spostamento della clavicola anteriormente o posteriormente.
Sintomatologia
La sintomatologia è caratterizzata da dolore locale e contrattura antalgica della muscolatura interessata. Inoltre i traumi più violenti possono determinare la protrusione della clavicola subito al di sotto della pelle, con deformità evidente del profilo acromio-claveare, dolore ed impotenza funzionale.
Trattamenti
Trattamento chirurgico
Nelle lussazioni di grado più elevato (dal grado IV) oppure in caso di mancato beneficio dopo alcuni mesi di trattamento conservativo è indicato l’intervento chirurgico che può essere eseguito artroscopicamente (sec. Mumford) e consiste nella pulizia dell’articolazione acromion-claveare e resezione della porzione terminale (acromiale) della clavicola, oppure nei casi di lussazione più gravi con una procedura più invasiva (Mini-open) che prevede la ricostruzione dei legamenti coraco-claveari. I trattamenti chirurgici variano a seconda delle scelte del chirurgo e possono prevedere anche la stabilizzazione in acuto con fili di K in direzione acromion-claveare all’utilizzo di dispositivi finalizzati a ripristinare la normale altezza claveare, sostituendo la funzione dei legamenti coraco-claveari. In caso di patologia artrosica, Il trattamento chirurgico nei casi più gravi (Procedura di Mumford o mini-Mumford) prevede una resezione della porzione laterale della clavicola o semplicemente della porzione bursale della clavicola in linea con l’acromionplastica. Dopo l’intervento chirurgico, il paziente deve indossare un tutore per 2 settimane ed a seguire terapia fisica a scopo antalgico e mobilizzazione progressiva fino al rinforzo muscolare.
Trattamento conservativo
Nei casi meno gravi (Grado I-II-III), il migliore trattamento è senza dubbio quello conservativo che consiste nell’applicazione di ghiaccio localmente per inibire il gonfiore ed il dolore, sulla somministrazione di antiinfiammatori e sul posizionamento di un tutore che immobilizzi l’articolazione per circa 20 giorni permettendo così ai legamenti lacerati di cicatrizzare ed a seguire cicli di fisioterapia.