Fratture di omero
prossimale e scapola

 
 

COSA SONO LE FRATTURE DI OMERO PROSSIMALE E SCAPOLA?

L’articolazione della spalla è costituita da tre ossa: Omero, clavicola e scapola tra loro connesse da muscoli, tendini e legamenti. Le fratture dello scheletro della spalla comprendono le fratture della clavicola, le fratture della scapola e le fratture della porzione prossimale dell’omero. Le fratture della clavicola o dell’omero prossimale sono più frequenti e si verificano solitamente in seguito ad un trauma diretto, ad esempio per una caduta, mentre le fratture di scapola sono un evento meno frequente e si verificano solitamente per traumi ad alta energia, ad esempio un incidente automobilistico.

 
 

Sintomatologia

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La sintomatologia dolorosa è sempre molto intensa in caso di frattura ed è solitamente associata a tumefazione ed ematoma. Nello specifico, le fratture di clavicola sono caratterizzate da una deformità del normale profilo anatomico in corrispondenza del focolaio fratturativo e da una limitata articolarità della spalla. Le fratture dell’omero prossimale possono presentare una notevole tumefazione con ematoma, parestesie alla mano e limitata articolarità della spalla. Le fratture di scapola dolore e gonfiore in base a sede e gravità della frattura. Le fratture-lussazioni dell’articolazione acromion-claveare sono caratterizzate da dolore e da una prominenza (segno del “tasto del pianoforte”) in corrispondenza dell’estremità lussata della clavicola. La lussazione di spalla presenta intenso dolore, deformità del normale profilo anatomico, braccio extraruotato e perdita di sensibilità dell’arto.

 

Trattamenti

 

Trattamento conservativo

Le fratture della spalla se sono composte, vengono solitamente trattate conservativamente ovvero con immobilizzazione in tutore, crioterapia ed antinfiammatori. In caso di fratture scomposte o esposte si deve ricorrere all’intervento chirurgico.

Trattamento chirurgico

Il trattamento chirurgico è riservato alle fratture scomposte o esposte e prevede la riduzione della frattura e la sua osteosintesi solitamente con placche e viti. Alcune fratture che interessano l’omero prossimale possono essere trattate con chiodi endomidollari oppure protesizzazione.

 
 

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