Metatarsalgia
COS’È LA METATARSALGIA?
La metatarsalgia è un’infiammazione localizzata a livello dell’avampiede, che coinvolge le teste metatarsali. Può essere localizzata ad un solo metatarso o coinvolgere più teste metatarsali (metatarsalgia centrale). Si riconoscono una metatarsalgia di origine biomeccanica ed una metatarsalgia di origine neurogena (Neuroma di Morton). La metatarsalgia di origine biomeccanica è dovuta ad un alterato carico dell’avampiede al suolo nella maggior parte dei casi per deformità del 1° dito (alluce valgo insufficiente, alluce rigido), ma può anche essere dovuta ad una eccessiva lunghezza dei metatarsi. Le cause secondarie includono malattie infiammatorie (artrite reumatoide), metaboliche (diabete, gotta), congenite.
Sintomatologia
Il sintomo principale è il dolore nell’appoggio del piede, il che determina notevole difficoltà nella deambulazione. Col perdurare della sintomatologia dolorosa, si assiste alla formazione di ipercheratosi plantari (calli) a protezione dei metatarsi sovraccaricati ed in alcuni casi si avverte anche una sensazione di formicolio.
Trattamenti
Trattamento conservativo
Nelle fasi iniziali trova indicazione il trattamento conservativo che prevede l’utilizzo del plantare finalizzato allo scarico metatarsale e l’assunzione di farmaci antinfiammatori.
Trattamento chirurgico
Se il dolore persiste è necessario l’intervento chirurgico, eseguibile con tecnica percutanea, che consente di effettuare l’osteotomia di arretramento della testa metatarsale dolente con mini incisioni (2-3 mm). Il decorso post-operatorio è più rapido rispetto alla tecnica con incisione cutanea ed il carico è consentito da subito con una apposita scarpa che deve essere indossata per circa un mese.