Alluce valgo

COS’È L’ALLUCE VALGO?

L’alluce valgo è una deformità che colpisce soprattutto le donne ed interessa il primo dito del piede. Tale deformità comporta una sporgenza ossea (esostosi) a livello della testa del primo osso metatarsale che provoca dolore ed infiammazione (borsite). E’ una patologia spesso idiopatica (non se ne conosce la causa), tuttavia cause predisponenti sono la familiarità, il piede piatto, l’utilizzo di calzature strette con tacco alto, alcune patologie reumatiche, del tessuto connettivo e neuromuscolari.

 
 

Sintomatologia

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Nelle fasi iniziali la sintomatologia è trascurabile; man mano che l’alluce devia verso il secondo dito e si determina l’esostosi (la cosiddetta “cipolla”) che irrita la borsa soprastante (borsite), i sintomi diventano evidenti. L’alterazione oltre ad essere estetica è anche anatomica e funzionale in quanto il carico sulla pianta del piede si distribuisce in maniera patologica; infatti dal primo raggio si trasferisce agli altri raggi determinando una metatarsalgia da trasferimento con formazione di callosità alla pianta del piede.

 

Trattamenti

 

Trattamento conservativo

Se la deformità è lieve ed il dolore è sopportabile, si può propendere per un trattamento di tipo conservativo che prevede l’utilizzo di calzature a pianta larga (per evitare lo sfregamento dell’esostosi con la parete della scarpa e quindi dolore), tacco basso (3-4 cm) e tomaia non troppo rigida, plantari per correggere il sovraccarico metatarsale ed i difetti biomeccanici del piede. Gli spaziatori o tutori notturni alleviano la sintomatologia dolorosa ma non sembrano prevenire la progressione della deformità. Anche la fisioterapia è indicata, ma solo come palliativo per migliorare la componente antalgica.

Trattamento chirurgico

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Quando l’alluce valgo diventa doloroso, l’unica soluzione è l’intervento chirurgico che può essere eseguito mediante una tecnica mini-invasiva oppure con tecnica percutanea; la scelta della tecnica è adeguata al tipo di deformità che viene valutata con la visita medica e gli esami radiografici.

La procedura chirurgica prevede l’asportazione dell’esostosi e la correzione della deformità mediante una osteotomia (taglio osseo). Un tempo chirurgico prevede la sezione (tenotomia) del tendine adduttore dell’alluce. Dopo l’intervento chirurgico il paziente può deambulare con una apposita scarpa per un mese.

 

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