Alluce rigido

COS’È L’ALLUCE RIGIDO?

L’alluce rigido è una patologia degenerativa artrosica a carico dell’articolazione metatarso-falangea. Colpisce soprattutto gli uomini tra i 30 ed i 60 anni. È caratterizzata da una progressiva riduzione dell’articolarità dovuta alla formazione di osteofiti sul dorso dell’articolazione metatarso-falangea avvertibili al tatto come sporgenza anomala (“dorsal bunion”). Può essere idiopatica o secondaria a microtraumi ripetuti, fratture, malattie sistemiche (gotta, reumatismi), infiammatorie (artrite reumatoide), precedenti interventi chirurgici (ad esempio per alluce valgo).

 
 

Sintomatologia

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La patologia è caratterizzata da dolore alla deambulazione, infiammazione e gonfiore dell’articolazione metatarso-falangea associati a rigidità articolare.

 

Trattamenti

 

Trattamento conservativo

Nelle fasi iniziali il trattamento può essere conservativo ed ha lo scopo di ridurre la sintomatologia dolorosa mediante l’uso di antinfiammatori, infiltrazioni intrarticolari di cortisone, crioterapia, fisioterapia, terapia fisica (tecarterapia, laserterapia), calzature adeguate a suola rigida sufficientemente larghe e comode per non creare conflitto e costrizione alla regione dell’alluce.

Trattamento chirurgico

Il trattamento chirurgico varia a seconda del livello di rigidità. Per le forme meno gravi può essere eseguita una tecnica percutanea mini-invasiva che consente l’asportazione degli osteofiti (cheilectomia) e la decompressione della capsula articolare, associata o meno ad una osteotomia della testa metatarsale e/o della falange prossimale per ripristinare lo spazio articolare ed aumentare l’estensione dell’articolazione metatarso-falangea. Nelle forme più gravi si esegue l’artrodesi metatarso-falangea (fusione ossea del metatarso con la prima falange) oppure l’artroplastica (protesizzazione di entrambe le componenti articolari usurate).

 

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