Sindrome
Retto-Adduttoria

COS’È LA SINDROME RETTO-ADDUTTORIA?

La Sindrome Retto-Adduttoria, nota anche come Pubalgia o Sports Ernia è una patologia infiammatoria dei tessuti molli (muscoli, tendini e legamenti) che si manifesta con dolore a livello del basso addome, nella zona inguinale o nell’interno coscia. I più colpiti sono gli sportivi che praticano sport che richiedono improvvisi cambi di direzione ma può colpire anche persone che non svolgono attività motoria impegnativa nel corso della loro quotidianità. Condizioni ortopediche predisponenti sono la scoliosi, l’iper/ipolordosi ed il marcato varismo delle ginocchia.

 
 

Sintomatologia

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La forma classica di questa patologia è caratterizzata da sintomatologia dolorosa di intensità variabile, nella regione retto-adduttoria ed inguinale. Il dolore compare solitamente dopo gare o allenamenti, scompare nella fase di riscaldamento e si ripresenta con il sovraccarico da allenamento. I movimenti che evocano dolore sono la flessione del tronco da supino quando si attivano i muscoli anteriori (addominali) e i movimenti di intra ed extra rotazione e di adduzione ed abduzione dell’anca. Non trattata la pubalgia diventa cronica e non consente il ritorno allo sport.

 

Trattamenti

 

Trattamento conservativo

Le terapie per curare la pubalgia possono essere di diverso tipo: Conservativa, fisica e manuale. Il trattamento conservativo si avvale per correggere le cause meccaniche infiammatorie, dell’ uso di rialzi e plantari correttivi ma comprende anche: Riposo, fisioterapia (massoterapia muscolare e connettivale, stretching assistito e ginnastica eccentrica), terapia fisica (onde d’urto, tecarterapia, laserterapia, e US), FANS ed infiltrazioni locali di corticosteroidi. In alcuni casi si può fare ricorso alla mesoterapia, che con la sua azione antinfiammatoria consente spesso di ottenere buoni risultati. Subito dopo il trauma va osservato per un periodo di almeno 15 giorni riposo assoluto associato a crioterapia e 15 giorni dopo il trauma si possono intraprendere esercizi per rieducare il muscolo alla funzione tramite esercizi di stretching dei muscoli addominali e adduttori.

Trattamento chirurgico

Se le terapie antinfiammatorie, infiltrative e fisioterapiche associate ad un periodo di riposo danno scarsi risultati, si procede con l’intervento chirurgico di riparazione della struttura danneggiata, durante il quale viene effettuata la tenotomia adduttoria al pube per ampliare l’arco di movimento in presenza di una tensione inserzionale dei tendini dei muscoli adduttori della coscia e del retto addominale che esercitano una trazione eccessiva sull’osso pubico e viene anche valutata l’eventuale presenza di un’ipertrofia dei muscoli della regione inguinale che potrebbero esercitare una pressione anomala sui nervi, oppure la presenza di una piccola ernia che potrebbe comprimere le strutture nervose. Così facendo si interviene in maniera risolutiva con un’operazione chirurgica per rimuovere la problematica intervenendo sui muscoli, sui nervi, e curando l’ernia. Con la moderna chirurgia è possibile ritornare ad un’attività lavorativa sedentaria già dal giorno dopo l’intervento e riprendere l’allenamento sportivo non agonistico dopo una settimana.

 

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