Sindrome dolorosa del grande trocantere
COS’È LA SINDROME DOLOROSA DEL GRANDE TROCANTERE?
È la borsite più comune della zona coxofemorale, nonchè la causa più frequente della cosiddetta “sindrome dolorosa del grande trocantere” (GTPS) conosciuta anche come “trocanterite”. La borsite trocanterica è un processo infiammatorio che colpisce le borsa sinoviali collocate sopra e sotto il grande trocantere. (borsite superficiale e borsite profonda). Le borse contengono una piccola quantità di liquido ed essendo posizionate tra ossa e tessuti molli, agiscono da cuscinetti per ridurre l’attrito. La borsite trocanterica della borsa superficiale (tra il gran trocantere e la fascia lata) è più frequente e generalmente meno grave, mentre quando la borsite interessa anche le borse profonde (tra il tendine del grande gluteo e l’osso o all’ interno del tendine del piccolo gluteo) il quadro clinico è spesso più complicato. La borsite trocanterica può essere scatenata da un processo infiammatorio dovuto all’azione meccanica di muscoli o tendini che sfregano sulla borsa o più spesso da una contusione per un trauma da caduta ( ad es. portieri o giocatori di rugby). Meno frequentemente si manifesta in sport quali la corsa o il ciclismo.
Sintomatologia
Il sintomo principale è il dolore debole o intenso che aumenta o diminuisce a seconda della postura e del movimento, localizzato nella regione esterna dell’anca. Nelle prime fasi il dolore è generalmente ben localizzato. Successivamente, il dolore si può manifestare in vari modi e diffondere in una zona più ampia dell’anca ed estendersi fino al ginocchio, ad esempio durante la deambulazione, nel salire le scale, nell’accovacciarsi, nell’alzarsi da una sedia dopo posizione seduta prolungata e durante il sonno quando si dorme sull’arto affetto.
Trattamenti
Trattamento conservativo
Per evitare che cronicizzi, sono disponibili vari tipi di accorgimenti e trattamenti conservativi che comprendono: Terapia fisica (onde d’urto, laserterapia, tecarterapia); perdita di peso, modifica dell’attività fisica e dello stile di vita, terapia farmacologica con FANS, fisioterapia manuale ed iniezioni locali con corticosteroidi.
Trattamento chirurgico
L’intervento chirurgico è raramente necessario anche se in caso di persistenza dei sintomi dopo il trattamento conservativo il chirurgo può optare per l’asportazione chirurgica (open o artroscopica) della borsa trocanterica. La procedura artroscopica presenta alcuni vantaggi quali minore invasività, migliore coagulazione, possibilità di non sezionare la fascia lata se non coesiste anca a scatto, tempi di recupero post-opertorio più rapido e meno doloroso.